15 Maggio 2017
Mutuo, ecco in 6 punti cosa prevede la legge per chi non riesce a pagare
Essere in difficoltà con il pagamento del mutuo e vedersi portar via la casa è sempre un dramma. Ma come fare ad arginare i danni?
La società Res Credit Management, parte del Gruppo Tecnocasa e specializzata in gestione crediti, valutazioni immobiliari e consulenze alle famiglie in difficoltà nel ripagare i finanziamenti, spiega in sei punti in che modo il legislatore ha cercato di rendere più snelle, e vantaggiose per tutti, le procedure di esproprio attraverso il decreto legislativo 72/2016.
- La legge prevede innanzitutto alcune misure per venire incontro a chi non può più pagare il mutuo: si parte dalla sospensione delle rate per un certo periodo di tempo, fino alla rinegoziazione dei tassi di interesse e all’allungamento dei piani di ammortamento.
- Ma se uno, dopo averle tentate tutte, proprio non riuscisse a restituire il dovuto, ecco che si apre la strada del pignoramento dell’immobile. Due le procedure possibili. La prima è quella ordinaria: la banca potrà, dopo sette rate non pagate avviare le pratiche di pignoramento. L’altra è quella prevista per chi al momento dell’ottenimento del finanziamento per l’acquisto della casa aveva firmato una clausola con cui si autorizza l’istituto di credito, dopo 18 mesi di rate non pagate, a vendere subito il bene a prezzi di mercato senza passare per l’asta giudiziaria.
- Se la persona in difficoltà è un imprenditore, potrà sottoscrivere la clausola per la vendita immediata anche dopo la stipula del contratto di finanziamento, addirittura nella fase della procedura esecutiva. “Se però questa è iniziata – spiegano da Res - la proprietà del bene verrebbe trasferita al creditore solo a fronte di un nuovo inadempimento”. E quindi allo scadere dei 18 mesi.
- Se la persona in difficoltà non è imprenditore ha solo la possibilità di sottoscrivere la clausola prima dell’avvio della procedura di esecuzione. In ogni caso, a oggi, anche lui potrà affidarsi a operatori specializzati. “Società come la nostra - spiegano da Res Credit Management - puntano sul fatto che le banche preferiscono evitare il ricorso all’asta per contenere i costi, i tempi di recupero del denaro e per evitare il deprezzamento del cespite ipotecario dovuti ai vari tentativi di vendita del tribunale”.
- “La persona che vede la propria casa pignorata – proseguono da Res Credit Management - oggi può farsi supportare nella vendita consensuale della garanzia immobiliare, spuntando prezzi di mercato. E allo stesso tempo può farsi aiutare a trovare una casa dove potersi spostare”.
- “Un operatore specializzato – spiegano dalla società controllata dal gruppo immobiliare Tecnocasa - può attivare la promozione commerciale dell’immobile, in modo da tentare di vendere al prezzo migliore”.
Leggi anche
La Bce anticipa i tempi e taglia i tassi
Draghi: "Inflazione bassa a lungo"
continua a leggereAste immobiliari in corso
-
Appartamento, TRIESTE#1030342233BASE D'ASTA
201.200 €